mercoledì 20 ottobre 2010

Passeggini a trazione integrale

A Milano anche un passeggino riesce a far innervosire. A Milano anche il totem scarrozzante su cui le madri scaraventano a forza le proprie frustrazioni diventate per l'occasione tabù, riesce a destare nessun interesse. Non c'è scampo. Anche se dietro ci sono mamme con il sorriso elastico e la dentatura ovattata per sembrare più morbide. Non c'è scampo neppure se sono stropicciate dentro abiti dalle etichette sontuose strappate alla verginità. No. Le mamme milanesi sono violente come uno tzunami artificiale, tirato a dovere dal chirurgo plastico per l'occasione ondivago. Sono violente dietro i loro suv a dimensione passeggino quattro per quattro. Del resto qualcosa di più scattoso di un tacco 15 o di un paio di ballerine piatte e scivolose, serve. nei loro occhi non c'è amore ma aggressività sottovuoto che non riesce ad essere chetata neppure dai vagiti dei piccoli imbambolati lì con loro. Autobus linea 54. C'è gente, ma non tantissima. Non è l'ora di punta. Seduti i passeggeri fanno quello che si fa su un autobus di linea di un paesone che crede di essere metropoli: si annoiano a morte. Poi di colpo un grido: forte, chiaro, nitido, adamantino: "Apra non vede che abbiamo anche i passeggini?". Sguardi interrogativi si attorcigliano tra le lamiere ben saldate del mezzo pubblico. Di fatto l'autista non è ancora partito, le porte sono aperte, nessuno a pensato minimamente di abbandonare sul marciapiede le due griffate mamme che stanno arrivando di corsa da chissà quale mondo raccontato alla perfezione. Ma nonostante questo, l' intabarrata dallo scialletto di cachemire ha avuto il bisogno di gridare come una disperata: "Apra non vede che abbiamo anche i passeggini?". Per poi salire e naturalmente non ringraziare nessuno, neppure il povero cristo che si è offerto di alzare il piccolo cigolato con culla annessa. Mormorii fitti fitti, sguardi di sottecchi alla genitrice munita anche di cuffia intonata con le scarpette piatte piatte che si trova ai piedi, e un borbottio nitido di una signora non più solo mamma ma anche nonna che sprezzante fa sapere ai vicini: "Quante storie, e noi che non avevamo neppure i passeggini che scene avremmo dovuto fare?". Ecco il punto. Le "scene". Le tante "scene" che ci costruiamo intorno. E se poi a farle per prime sono le madri, la piaga non può che diventare sociale. Come la droga, l'alcolismo e le altre dipendenze. Ecco stiamo diventando un popolo drogato da "scene" inutili, farse farraginose che coprono le nostre paure e le nostre solitudini. "Scene" che non servono a nulla se non a imporre arrogantemente la nostra presenza. Come una frase su Facebook buttata lì: "Apra non vede che abbiamo anche i passeggini?" Appunto. Buona camicia a tutti.

14 commenti:

ambra ha detto...

...bentornato....

Paola di Ellery ha detto...

oh!

ambra ha detto...

evviva i passeggini con le patacche di fruttolo e gli schizzi di nutella... evviva le mamme con la faccia tirata dal sonno e non la nascondono... evviva le macchine delle mamme cosparse di carte di crackers e palloncini sgonfi che rotolano ad ogni curva.... evviva le mamme che mentre caricano i "carrozzati" con un braccio, con l'altro aiutano la vecchietta un pò gobbetta a scendere le scale del sottopasso per raggiungere il lungomare..... MA SOPRATTUTTO... le cuffiette intonate alle ballerine?????

dani ha detto...

Alby, dimmi che NON è una metafora e che, quindi, la Sciura Ambra NON è venuta a sgomitarti in faccia su facebook per far aprire la porta del carrozzone!!!
Dimmelo, ti prego... (ma SE l'avesse fatto avrebbe fatto bene)
Ohhhhhhhhhh là.
Stronzate di comodo a parte, bel pezzo D'Amico, sul serio.
A proposito di scene...
che ne pensi della lettera di scuse della Palombelli a Sarah (morta, poveracrista, ergo sorda), soavemente declamata in tv?
A me pare di vederla che cavalca l'onda al contrario, tipo toro meccanico al grido di yuuu huuuuuu...
E benritrovati tutti!!!
Grazie Alberto

Ira ha detto...

un brindisi a Extension - complimenti Alberto - un bentrovate a tutte/i

Intry ha detto...

perchè quel tipo di mamme lì mi passeggiano...
ben trovati a tutti

Extension ha detto...

..I love you...

Paola di Ellery ha detto...

....He loves us....
:o)

ant ha detto...

insomma Alby, hai presente Tom & Jerry? io da piccolo ho sempre tifato per Tom...
Dopo un'articolo così vero ed intenso con che faccia mi presento per spettegolare sul GF o xfactor?
E comunque anche i padri con i figli spesso sono insopportabili.
Mi trovavo in un parco accomodato su una panchina a leggere un libro e rispondere agli sms, con il cel sotto il libro come si fa a scuola (per nascondersi da chi poi non si sa). Di punto in bianco sentivo smuoversi agitazione around me. Alzavo lo sguardo e scorgevo un bambino di circa 7-8 anni che sfrecciava con la bici, rincorso da un cagnolino incazzunito ma pur sempre un cagnolino di taglia nana. Il padre del bambino cominciava ad inveire contro la proprietaria del cane sbraitando e ordinandole "LEGHI SUBITO IL CANE, CAPITO?? SUBITO!!!" con il braccio autoritario teso e il dito ritto, neanche fosse l'estensione del suo pene.
La povera signora non riusciva a raggiungere la micro belva e nel frattempo il bambino con aria divertita e adrenalinica si impegnava per seminare il cagnetto tra i viottoli delle aiuole, sfinendolo per ko tecnico...il cane si era stancato di zampettare.
Non appena la signora riusciva ad agganciare al guinzaglio quel cosetto con la coda (o per meglio dire "quella coda col cosetto") il padre del bambino continuava -inutilmente- a fare la voce grossa "Quel cane doveva essere legato già da prima!! La prossima volta chiamo i carabinieri e la faccio multare!!". La bipede signora intimidita manteneva un rigoroso silenzio mentre un'altra proprietaria di quadrupede si faceva scappare un "E che sarà mai...neanche fosse un dogo argentino!"
Il tipo irrascibile continuava con la sua sceneggiata napoletana da vicoli di Scampia come se suo figlio fosse stato baciato dalla fortuna per non essere morto sbranato dalla belva più nana del mondo.
Voglio dire, ok la dovuta attenzione, ma non fino all'esasperazione o come se tutto ci fosse dovuto solo perchè siamo "genitori". Ma anche in tv quanta importanza (cosa che solo qui in italia paese di mamme e mammoni) si dà ai "genitori" e ai "bambini" in quanto tali o alle donne perchè sono donne o ai padri perchè sono "papà". Insomma, non è che siamo tutti fin troppo rincoglioniti? e i bambini non si devono far cantare in televisione perchè li illudiamo e le donne vanno applaudite perchè son donne e se pure mamme è un valore aggiunto e patapim patapam. Ma quante seghe mentali...ditemi, quante?
E soprattutto, perchè questi atteggiamenti di venerazione? una mamma può essere anche una cattiva mamma, un figlio può essere anche un piccolo stronzetto odioso, non vedo perchè riempirsi sempre la bocca di tante pretese o lodi quando si parla di loro o quando sono loro stessi a pretendere il non dovuto.
Un pò di sana meritocrazia mai?
stiamo diventando tutti come barbara d'urso la donna del "a prescindere da questo e quello"?

o minchia
sembra di aver trascritto un verbale dei carabinieri

ciao a tutti
che emozione :-)

ambra ha detto...

ant, l'importante è che la signora tolga le cacche della coda con il cane attaccato... lo sai che ci tengo particolarmente!!!!! alby, anche noi ti loviamo.. :-)))

Ira ha detto...

Bravo Ant. ti quoto in pieno e aggiungo: sono gli stessi genitori che regalano il cell. ai loro bambini quando compiono sette anni e portano le bambine a fare la ceretta sotto le ascelle quando ne hanno 11.

Giorgio ha detto...

Bentrovato Alberto, grazie per averci riaperto il salottino, saluti a tutti e spero abbiate trascorso delle bellissime vacanze.
Complimenti per i bellissimi racconti che ho letto.

Giorgio ha detto...

Buongiorno a tutti, c'è nessuno?

ambra ha detto...

giorgy, che fisicata.. vorrei parlare delle mamme opposte-ma-oppostissime... cioè quelle scandale che prima della pancia erano delle strafighe ultimo grido, col gel alle unghie, col capello plastico, con la borsa in perfetto tono con le scarpe super griffes....e dopo la pancia la regressione... le tuta in ciniglia, la pinza nei capelli (un pò untini, magari), la detartasi molto urgente... PARLIAMONE