giovedì 10 gennaio 2008

Qui, Pianura tv

Mai come in questi giorni la cronaca si sposa così bene con la televisione. Mai come in questi giorni quello che sta succedendo in una parte d’Italia viene così bene evidenziato dal piccolo schermo. Mai come in questi giorni giornalisti e intellettuali del tubo catodico si trovano a loro agio negli studi cartonati e finti, un po’ come la loro retorica, della tv. Insomma, non capita spesso di trovare in un medium di comunicazione così tanta coerenza come in questi tempi: pattume sei, di pattume devi parlare. E così è. Per il bene degli spettatori che quando per esempio vedono Porta a Porta possono bellamente confondere il sacco di immondizia sbattuto in primo piano che fa da scenografia allo studio (o era l’intero cast di Domenica in …rosa compresso?), con chiunque parlante si trovi lì o su un altro canale. Come dire: se a Disneyworld vedi topolino non ti meravigli se ci incontri anche Roger Rabbit, idem se in tv ti imbatti che ne so in Buona Domenica e poi, appunto, in un servizio di Rai3 sulla discarica di Pianura. C’è continuità. Ecco quello che voglio dire. Cronaca, spettacolo, cultura e intrattenimento finalmente si sono uniti in una combinazione che vede in Bruno Vespa (per capirci) una perfetta sintesi, anzi fotosintesi (dove la foto è quella del sacco di immondizia con vicino il gobbuto conduttore) da far invidia a quella clorofilliana. Il rischio e che da qui in avanti, da quando cioè il mondezzaio reale è entrato in quello fittizio della tv, non si riesca più a distinguere quello autentico da quello posticcio. Mi spiego, come distinguere un Ciao Darwin qualsiasi, per esempio, da un servizio sulla discarica di, che ne so, Cinisello Balsamo? E’ un momento epocale questo della televisione italiana smascherata nella sua identità di pattumiera e obbligata a riqualificarsi in una nuova veste se vuole distinguersi dalla realtà. Ma c’è sempre un’altra soluzione meno faticosa: che la tv rimanga sulla vecchia strada (ovviamente lastricata di sacchetti dello sporco abbandonati) continui nel suo processo di riciclo (di persone, format e idee, vedi il nuovo conduttore del Festival di Sanremo Pippo Baudo, ma anche l’intero prossimo palinsesto tv) e diventi almeno un modello per tutte le discariche d’Italia. Buona camicia a tutti.

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