martedì 21 ottobre 2008
Quello che... fa Malgioglio
"Max Chi?". "Max Giusti, quello che conduce Affari Tuoi, che fa l'imitatore a Quelli che il calcio e..., l'attore in Raccontami 2 e Distretto di polizia 8". Insomma, una bbomba, uno senza il quale, a quanto pare, la televisione italiana privata e pubblica non può stare. Immagino la scena. Che ne so, faccio un esempio, quelli di TaoDue, che producono Distretto, chiamano Mediaset e dicono: "Il cast è al completo manca il sì di Giusti, senza il suo assenso salta tutto. Lo sapete vero?". Oppure la Simona Ventura che prima di firmare altre tre decenni per Quelli che... dice al direttore di turno: "Lo sai vero che se non c'è Giusti non firmo?". E via a muovere quelli delle risorse artistiche per strappare Giusti alla concorrenza. Certo, senza risultato. Lui è troppo: a fare una parte sola "non ce sta' dentro", deve dividersi, moltiplicarsi, clonarsi. Giusti (sembrerebbe proprio) sa fare tutto e lo sa fare talmente bene che è insostituibile: o lui, appunto o nessun altro. "Max chi?", "Max Giusti". E via a mettergli addosso la divisa, i girocollo di fibra sintetica a costine che fanno tanto anni retrò, il trucco per imitare Ricucci, Sarkozy, Biscardi e all'uopo qualcun altro, o due pacchi in mano per far capire che fa anche il conduttore. Peccato che poi per i più, con ragione, è "quello che fa Malgioglio". Non sarà perchè in fondo è la cosa che sa fare meglio? Invece no, lui no, lui macina copioni e parti come fosse un tritasassi. Peccato che lo faccia inutilmente. "Max chi?" "Quello che fa Malgioglio". Basta e avanza... Buona camicia a tutti.
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