mercoledì 27 febbraio 2008

La cover della Bertè

Sanremo non decolla, Pippo Baudo teme per la sua italietta (“Scazzottiamoci, prendiamoci a sputi in faccia, così fottiamo il pubblico, lo imbarbariamo e avremo un'Italia di merda"), e Loredana Bertè canta una cover. Non si è ancora capito se la rockstar dall’anima ferita e dallo sguardo protetto da un paio di occhiali, anche in questo caso, ci faccia o ci sia. Da Fiorello a Viva Radio2 ha commentato: "Non c'è nessun plagio. E' vero che ho preso un pezzo di quella canzone ma è tutto valido perchè il brano non è mai stato depositato. Il dolo non c'è. E' tutto regolare”. Peccato che la canzone è stata bellamente incisa da una certa Ornella Ventura con il titolo Ultimo Segreto (stessa musica, stesso ritornello, stessa voce roca). Trattandosi della Bertè tutto è possibile. Chissà se lo sapeva, se è stata anche lei presa in giro dagli autori (gli stessi del famigerato brano di 20 anni fa), se in realtà è l’asso nella manica per movimentare gli ascolti ecc ecc ecc. Non si sa. E nemmeno ci interessa. Le bizze della Bertè sono come La sai l’ultima?: dovrebbero essere cancellate dai palinsesti, sono sempre la stessa litania.
E’ interessante invece capire perché questo brano (e quindi quell’altro, visto che sono uguali) è piaciuto così tanto ai signori critici giornalisti: Gino Castaldo su la Repubblica la promuove con una faccia sorridente, Mario Luzzato Fegiz le appioppa un 7.5, Marinella Venegoni su La Stampa le dà un 8 idem fa Cesare G. Romana su il Giornale (tanto per citarne alcuni). Insisto è un brano di 20 anni fa. Non credo che Alberto Radius (l’autore delle musiche di entrambe le canzoni, anzi della stessa, visto che sono uguali) sia un così tale genio che nel 1988 abbia scritto un motivo così moderno da risultare due decenni dopo una “bbomba” (come ha detto la stessa Bertè commentando il pezzo). Non credo, ma mi posso sbagliare. Quindi mi chiedo: ma non è che quelli che danno i voti alle canzoni di Sanremo, che sono gli stessi che scrivono di musica sui giornali, che sono gli stessi che fanno la giuria a vari Music Farm, che sono gli stessi che raccontano i cantanti in tv, che sono gli stessi ecc ecc ecc sono rimasti indietro anche loro di 20 anni? Beh, sembrerebbe visto che vanno pazzi per la cover della Bertè. Anzi scommetto che qualcuno di loro l’ha anche trovata un po’ azzardata... Buona camicia a tutti.

(nella foto, Loredana Bertè)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì, in effetti sono convinto che tutte queste belle parole nei confronti della Berté e della sua canzone di 20 anni fa, abbiano solo l'intenzione di tenerla sedata. Non ci si dimentichi che qualche mese fa stava tentando il suicidio in nome di quella canzone scopiazzata. Ed ora, almeno credo, è scattata in fretta e furia la contromossa per evitare le ire funeste dell'incappucciata. Sia mai che tenti un altro suicidio o che se ne esca con una sparata simile a quelle fatte dalla Bignardi l'anno scorso (... lei a cena con Bin Laden alla Casa Bianca...)od a Music Farm.
Ammetto, in soccorso ai bassi ascolti, che sogno di vederla sul loggione dell'Ariston in preda a degli istinti suicidi soccorsa prontamente da Baudo.
Fino ad ora, un contentino lo avuto, ossia quello di continuare a cantare seppur squalificata. La domanda, con ovvia risposta, è: - "Fosse capitato a qualcun'altro, lo avremmo visto comunque continuare a cantare?"

Franco

Anonimo ha detto...

Purtroppo il FESTIVAL di SANREMO quest'anno ha decretato la fine del Pippo professionale.
Proprio lui come direttore artistico ha chiesto alla RAI di far cantare ugualmente la Berte'.
Ma guarda un po'...ci sono cantanti di serie A e cantanti di serie B. Peccato...si chiude un era.
"Le bizze della Bertè sono come La sai l’ultima?: dovrebbero essere cancellate dai palinsesti, sono sempre la stessa litania."
Mi associo.
mauro.som@tin.it

Anonimo ha detto...

Temo sia stata usata come un burattino, a scapito della sua già labile stabilità.
Toccante il pezzo su Repubblica di oggi di Miss Concita nonmiricordoilcognome.
Anche secondo me, Loredana è stat usata a mo' di agnello sacrificale di un fetival che non decolla e non piace.
Baudo è evcchio, la sua tv lo è ancor di più. I sanremo di Fazio e Bonolis macinavano successi perché erano meno autarchici e più dinamici.
Vel. Stag.

Anonimo ha detto...

lei è veramente un ignorante in materia musicale il brano della berte' e' bellissimo e lei e stata la migliore ecco perchè i voti alti e poi il testo e' completamente diverso e non so se lo sa ma una canzone e' fatta di musica e paole con il valore aggiunto dell'interpretazione!

Anonimo ha detto...

Quello che non si capisce dai commenti che ho letto fin 'ora è come mai Loredana dovrebbe pagare per un debito non suo.
Per chi non fosse a conoscenza di come si muove il già incasinatissimo mondo della musica vorrei ricordare per cronaca che Alberto Radius non è certo battisti o Baglioni o Cocciante, la sua esperienza nella Formula 3 non lo promuove a vate della musica anzi... per quanto riguarda la canzone i pezzi sono entrambi e perfettamente uguali musicalmente fatto eccezione per il testo totalmente stravolto e quindi da farlo rientrare nel famoso termine di cover.
Se gli autori gli stessi che hanno scritto nell' 88 il pezzo per Ornella Ventura prodotto fra l'altro da un grande Tullio de Piscopo, pensavano di barare bellamente senza conseguenze (si ricorda che le canzoni del festival devono essere tutte originali e per questo si firma una dichiarazione valevole legalmente) hanno peccato tanissimo di ingenuità come Loredana (Bertè) che poteva non essere a conoscenza della cosa.
Sparare su Loredana Bertè mi sembra abbastanza meschino come sparare sulla croce rossa: un'artista travagliata dagli eventi e alla ricerca continua di un successo altalenante non è carino per chi la critica, piuttosto sarebbe da domandarsi se i furbacchioni Radius e Avogadro (l'altro volpone di autore) possano essere credibili quando affermano di "non ricordare" visto che il pezzo è depositato in SIAE e non in un cassetto come loro affremano da 20 anni.
Il miglior comportamento in qualsiasi caso lo sta tenendo Tullio de Piscopo il produttore dell'allora pezzo cantato da Ornella Ventura che in questo baillame di spariamo contro tutti è stato l'unico a lasciare solo qualche laconica parola "Sono amareggiato".
Escludere la Bertè dalla manifestazione sarebbe stato ingiusto per una professionista come lei a cui l'unica colpa che le si può attribuire è di essere stata all'oscuro di tutto: quando la giustizia farà il suo corso gli autori pagheranno il nuovo produttore discografica avrà problemi ma il cantante che è solo l'esecutore dell'opera a cui si è rivolto agli autori perchè dovrebbe pagare?
Non mi pare che quando un cantante accetta il pezzo di uno o più autori si debba preoccupare che l'autore non gli abbia rifilato una sola, esiste ancora una serietà professionale che però evidentemente non sempre tutti hanno.
Quindi giusta la punizione agli autori più le conseguenze penali che ci saranno in fase successiva, e giusta la mancata crocifissione mediatica dell'interprete chiunque esso sia.
Questo ovviamente è solo il parere di chi nella musica ci sta da tanti anni anche se non è mai stato ad un festival di sanremo nemmeno con una cover.

Jeanmarc

Anonimo ha detto...

Non credo sia necessario difendere così ad oltranza la Bertè... Sinceramente lo fare se avesse dato un contributo alla musica italiana al pari di Mina o battisti... chessò, ai giorni nostri, di pavarotti o la Pausini...
In sé per sé trovo difficle pensare che la Berté finisca sui libri di storia... è paragonabile, più o meno, alla Rettore o alla Valentino. Sua sorella da anni le chiede di curarsi e lei imperterrita continua a fare i capricci ed a comportarsi da perfetta cafona. Cosa che, se vogliamo proprio cercare il personaggio, le risulta goffo e disastroso.
La finisca di cantare e si ritiri in qualche ospizio assieme a Whitney Houston.

Franco

Anonimo ha detto...

caro Franco forse non mi sono fatto capire: no difesa personalizzata, ma bensì difesa dalla gogna mediatica a cui neanche i furbacchioni di turno riusciranno a sottrarsi.
Mai affermmato che sia la copia di Aretha Franklin, ma vorrei ricordare a chi ci legge che la gogna mediatica sa colpire più crudelmente della giustizia e senza tanto sottilizzare chi è colpevole o innocente: colpisce e basta. Non ammettere la crudeltà di questo fenomeno crescente dei nostri anni, vuol dire semplicemente vivere su un'altro pianeta e rendersi conto solo quando si è dentro a questa situazione che ormai è troppo tardi per uscirne indenni, sia che ti chiami Bertè, Franco o Salvatore.

Anonimo ha detto...

Molto spesso nn c si rende conto d quello ke realmente accade, forse xkè offuscati dai pareri della tele e dei giornali; comunque mi sento, da appassionato di musica quale sono, di non colpevolizzare due grandi artisti come Alberto Radius e Oscar Avogadro per "il caso Bertè"!Vorrei ricordare a tutti ke queste due persone hanno fatto la storia della musica italiana...e per chi nn lo sapesse la carriera artistica di Radius inizia nel lontano 1950!molti di voi compreso io nn erano ancora neanche nati!chissà quanti pezzi avrà composto nella sua vita!molti sn usciti e 1 infinità invece sn rimasti in 1 cassetto!fra quelli in 1 cassetto c'è finito anche questo..."musica e parole"!chi avrebbe potuto ricordarsi d quel pezzo??...anzi Radius è 1 vero volpone, ma nn per aver proposto 1 cover al festival...ma perchè vent'anni fà già sapeva quello che avrebbe funzionato oggi!è 1 precursore!è 1 genio della musica!