mercoledì 25 luglio 2012

Numeri

Si chiama Holmes. Come John. Come Mister 35 centimetri. Si chiama come lui e chissà se come lui ha da qualche parte carne di troppo. James Holmes. Capelli rossi, sguardo attonito, ghigno supponente. Ha ucciso come una bestia feroce, ma solo per gioco. Si sentiva Jocker, il cattivo di Batman. Anche John si sentiva un fallo e per colpa di quel fallo troppo usato è anche morto. James finirà probabilmente su una sedia elettrica. Vera, però non frutto della fantasia di qualche Bob Kane o Bill Finger. Finirà male per lui. Quei 12 morti e quei 58 feriti sono difficili da digerire. John Holmes, dicono le gonfie biografie, ha avuto più di 2200 donne. James Holmes immaginiamo molto meno. John è diventato l'eroe maschilista di chi vorrebbe conquistare il mondo a suon di zip abbassate. Praticamente dell'intera popolazione maschile. Tutti vorremmo essere John, soprattutto in palestra, soprattutto in spiaggia, soprattutto da giovani quando goliardicamente sbattiamo sul tavolo le nostre misure . Per James la strada è in salita. Ma potrebbe farcela. Ce l'ha fatta Charles Manson, potrebbe arrivarci anche lui. La faccia per piacere a qualche smandrappato sotto pressione ce l'ha. Anche lo sguardo meravigliato di chi si chiede: "Ma quello che sta spopolando su tutti i giornali del mondo sono proprio io, vero?", c'è. Manca qualche dichiarazione forte, qualche citazioni nel nome del male, della modernità, della solitudine e il gioco è fatto. Per diventare eroi in questa melassa di nulla non è difficile. John ha sudato. Ma a James è bastato comprarsi un arsenale a pum: sparare in mezzo alla folla a caso. Tanto chissenefrega chi muore. I corpi non sono importanti, l'importante e catalizzare lo sguardo di chi rimane. Si sentiva Jocker. Forse è Jocker. John portava estasi. James ha portato paura. Ma alla fine il risultato è lo stesso. Ce lo insegnano le madonne barocche intrappolate nei loro spasimi lascivi che Roma ha fatto passare per rapimenti spirituali.  Due Holmes il cui destino è legato a dei numeri: 35 il primo, 12 il secondo. Entrambi vicini ad un record che li ha consegnati alla storia. John è già un eroe. James per qualcuno lo potrebbe diventare. Il male può mandare in visibilio quando è appiccicato ad una faccia normale. Può affascinare quando ghigna da sotto un ciuffo colorato di rosso. E Batman questa volta non può farci nulla. Solo contare per vedere se con i suoi numeri, la storia lo fa entrare. Uno. due, tre, quattro....
Buona camicia a tutti

5 commenti:

Dani ha detto...

ciao Alby,
ocio che ti è scappato di accreditare 2200 donne a James, che invece è quello che - se proprio proprio ci teneva a farsi notare - poteva tentare di farsi non dico 2200 ma bastava una marmorea, plastica, berniniana sega, direttamente a Roma.
Successo garantito, dritto dritto all'Inferno a fare il gesto dell'ombrello a tutti i cattivissimi e alla loro fottutissima e sudatissima carriera.

ant ha detto...

non lo dico mai a nessuno ma a te sì, sei un grande Alberto. Ti ho visto anche alla conduzione del tgcom24 ed ho sempre tifato per te, per la tua carriera decisamente meritocratica. Scrivi articoli brillanti che danno quella sensazione di fragranza come un pacco di biscotti appena aperti, mentre molti tuoi colleghi i loro frollini li servono aperti da qualche giorno, e il mio tè ne patisce.
Detto ciò, prima del gesto quel ragazzo era conscio di cosa lo aspettasse; galera e forse morte. Cercava la galera e probabilmente spera nella morte. Coi capelli tinti alla Johnny Rotten, annoiato ci sbadiglia in faccia.
Un ragazzo brillante nell'ambiente scolastico che in preda a mancanza di stimoli ha voluto vivere il suo ultimo film da protagonista, in un suicidio plateale e (per lui) artistico/divertente. Come fu in parte per il pluriomicida di Oslo.
Il problema è che tali follie (di questi avvenimenti nelle scuole americane ne sono accaduti a iosa) stanno diventando tremendamente noiose per la loro ripetitività, anche per quei lettori di cronaca nera che amano sbarrare gli occhi mentre consumano la colazione.
Tranne che descritti così, come fai tu.
Ma se il tuo articolo lo leggiamo noi mentre i potenziali emulatori leggono gli origami degli altri giornalisti si può sperare che questi fatti vadano man mano a scemare, non dovrebbero avere più appeal, e in questi casi ben vengano anche gli altri articoli seriali da copiaincolla.
E l’illuso James Holmes probabilmente non ha letto La decadenza della menzogna, dove più di un secolo fa Wilde diceva che "La funzione dell'artista è inventare, non fare cronaca".

Anonimo ha detto...

Grazie Dani ho corretto....
Ant... tu sei un grande...che meraviglia1 la citazione di Wilde: "la funzione dell'artista è inventare non fare cronaca".

Dani ha detto...

La cosa più paradossale, Alberto, è che più ti leggo e più mi manchi.
Trovo assurdo doverti venire a cercare in "questa Ibiza", e anche parlare poco, proprio per non alimentare il rischio che anche questo, come tutto, si trasformi in baillame.
Ma è assurdo, sì.
Ho appena riletto il tuo "Oblio digitale" e mi si è palesata davanti la montagna della pochezza di una bloggher del Fattoquotidiano (certa Marchesa J.P., tanto per non dirla tutta) che di quell' IO abusa da far schifo, al punto di apparire una specie di Re Mida al contrario...tutto ciò che cita, ognuno di coloro di cui "vorrebbe" tessere le lodi, vivo o morto che sia, si trasforma in merda.
Continuo a chiedermi con quale criterio reclutino, assumano, o solo "permettano" a certa gente di pubblicare; è tutto un pullulare di personaggi e personaggini sul cui biglietto da visita sta scritto "scrittore-giornalista" che non solo non dice nulla di nuovo, ma nemmeno lo dice con personalità e stile!
e poi: attori..cantanti...un coro di voci "famose" che...che??
banalità, retorica, copiaincolla, citazioni, pressapochismi, indignazione un tanto al kilo, lamentele molte - proposte zero.
e, naturalmente, premoderazione nei commenti; che sarebbe a dire "parli solo quando lo dico io"
cos'è la meritocrazia, Alberto, nel vostro settore?
dimmelo tu.
e cosa sono la democrazia, la coerenza?
non ci posso credere che non esista la via di mezzo, per poter scrivere quel che si vuole e mantenendo uno stile, ci si debba "accontentare" di essere delle piccole delizione extension, o avere l' immensa faccia come il culo di Dago.
buonagiornata Alby. vado a prendere un altro caffè. zuccherato, valà.

Extension ha detto...

...Dani leggo solo ora il tuo post...perdonami... Ti rispondo con un mese di ritardo... che tristezza sono? Mi chiedevi del mio mondo. E io ti rispondo: quale mondo? Il mio mondo è lo specchio degli altri mondi. Tanta polvere, tanta paura, tanta incoerenza, tanta retorica, tanta facilità, tanto silenzio, poco cuore....
c'è il mutuo da pagare, del resto....
Ti abbraccio. Scusa il silenzio
penaepanico