sabato 18 dicembre 2010

Trappolaio magico

Me li vedo attoniti e pietrificati pronti a non saper come agire, terrorizzati dal richiamo del loro capo che, va da sé, comunque vada li richiamerebbe all'ordine. O al disordine. Dipende se siamo nella fase partito dell'amore o meno. Poveretti i suoi soldatini armati di favella e appunti confusi come i propri principi, costretti a scendere nell'agone della chiacchiera politica, tremolanti come agnellini nel periodo pasquale. "Speriamo non tocchi a me domani sera", sussurrano a mogli o amanti prima di addormentarsi il mercoledì notte. "Speriamo di avere un impegno istituzionale che mi mandi lontano dal mondo dove non prende il cellulare", confidano il venerdì a segretarie in tacchi alti e morale basso, soprattutto quando i loro capi non ci stanno. Un dramma settimanale che li vede provati da anni e che da anni non trova soluzione. La storia è sempre la stessa. Una chiamata, un incontro, una gragnola di improperi, ingiurie, paroloni pesanti come i loro portafogli. "Dovevi andartene subito da lì...". "Presidente, ma l'ultima volta che tizio se ne è andato l'hai obbligato a seguire Gheddafi per tre giorni e tre notti nel deserto". "Dovevi startene zitto e non cadere nel tranello di quei comunisti". "Presidente, ma quando Caio ha taciuto davanti alle accuse l'hai mandato da Lele Mora a massaggiargli i piedi". "Non dovevi ridere alle battute di quel magistrato mangia bambini". "Presidente, ma quando Sempronio, tempo fa, non ha dato segno di alcun ghigno l'hai sbattuto in Siberia a lucidare il Blue Stream". Poveri subappaltatori di anime costretti a digerire critiche manco fossero Valeria Marini al primo giorno di sfilate milanesi. Ma loro, blandi come la pelle che si abbandona dal chirurgo plastico, non possono e non riescono a calmare chi, conoscendo meglio di tutti quel mezzo, non si da pace di non avere nessuno nella sua costosissima library capace di evitare trappole sapientemente piazzate tra monitor, collegamenti e applausi telecomandati. E lo sa talmente bene che vorrebbe vedere questo "trappolaio magico" a casa a spolverare la tv. Invece di farla. Buona camicia a tutti.

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