domenica 4 marzo 2012

Il corista


La Repubblica: "...Marco Alemanno, attore, cantante e fotografo vicino a Dalla da molti anni". Corriere della sera: "...Poi il ricordo affidato all'amico più intimo, Marco Alemanno che ha letto il testo di Le Rondini...". La Stampa: "...Dietro al salma, oltre al compagno Marco alemanno...". Il Giornale: "...Verso la fine della recita qualche parola la pronuncia anche Marco Alemanno, legato a Dalla da lunghi anni". Il Fatto: "...verso le sei e mezzo del pomeriggio di ieri quando arriva il feretro, accompagnato dal suo compagno Marco Alemanno...". Libero: "E allora cosa ha pensato Marco Alemanno, la persona che più è stata vicina a Lucio negli ultimi emozionanti anni di vita?". Il Messaggero: "Poi la lettura del testo Le rondini, da parte di Marco Alemanno, intimo amico negli ultimi anni legatissimo a Lucio Dalla...". L'Avvenire: "...Per tutta la notte si sono alternati l'amico e il collega Ron (...), il corista Marco Alemanno". Il Gazzettino: "...Poi la lettura del testo le rondini da parte di Marco Alemanno, intimo amico negli ultimi anni legatissimo a Lucio Dalla".

"Intimo amico", "vicino da molti anni", "la persona che più gli è stato vicino", "il corista". L'Italia scopre l'esistenza di Marco Alemanno, fino ad oggi, ai più, sconosciuto. Lui prende la parola nella affollata basilica di San Petronio a Bologna e colpo il suo dolore irrompe nella vita degli italiani scossi dalla morte di Lucio Dalla. Il suo strazio è forte, trasuda lacrime e disperazione. Tanto che commossi pensiamo: "che fortunato che è stato Lucio ad avere un "intimo amico", una "persona vicina", un "corista" così.
Anch'io ho un "vicino", di casa nel mio caso, sempre lo stesso da molti anni, ma non credo che se dovessi schiattare domani sarebbe così disperato. Già siamo un paese di vecchi e rincoglioniti con le sinapsi intasate da cosce con farfalle tatuate e venditori ambulanti che promettono milioni di posti di lavoro a botta. Se ci mettiamo anche a cavillare sulle definizioni non ne verremo mai fuori. Se seguiamo l'onda dei cattocomunisti di Repubblica è la fine. Altro che default. Esiste una parola per definire il rapporto tra quell'uomo dai capelli lisci e disperato e la bara di legno davanti a lui: si chiama amore. Il "corista" Alemanno amava Lucio Dalla. Stop. Così facile. Così chiaro. Così bello... da scrivere e da pensare. Il resto è chiacchiericcio di bizzochi, vagheggini e stronzi. Soprattutto. Buona camicia a tutti.

2 commenti:

Replay ha detto...

Sto litigando da ieri su questa cosa e sono furioso.
Anche Luca Bianchini condanna questa ipocrisia e poi propone di chiamarlo "migliore amico". :-/
Ora aggiungo alle risposte che do anche il link al tuo post.
S. (che spera che tu capisca che S. è. :-)

La ragazza col rossetto ha detto...

L'ipocrisia fa parte ormai della nostra civiltà.. se cosi la si può chiamare...